religione

P. Vittorio Traini, un apostolo della vita francescana

Gianluca Giorgio ACIStampa
Pubblicato il 24-10-2020

Particolare e sentita la sua devozione per San Serafino da Montegranaro

Ricordare la testimonianza di padre Vittorio Traini è tenere viva la sua memoria. Sembra rivederlo, nel convento delle SS.Stimmate di Roma, in quella sua stanza nella quale preparava il testo su San Serafino da Montegranaro, santo cappuccino a cui il padre era molto legato.

Vittorio Traini nacque nel 1934 ad Ascoli Piceno da una buona e religiosa famiglia. Come consuetudine dell'epoca, nel 1947 entrò nel Seminario minore della Provincia Picena dei Frati cappuccini e qui vi compì le scuole medie ed il ginnasio. Novizio, dal 4 agosto 1952 assumendo il nome di fra Fortunato da Ascoli Piceno ed emessa la professione temporanea, proseguì l'iter teologico e filosofico, fino all'ordinazione sacerdotale. Era l’11 ottobre 1959.

Viste le buoni doti, intellettuali e spirituali, i superiori lo inviarono a Milano, per perfezionare i propri studi. Qui si laureò in lettere presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e si licenziò in Teologia. Da queste specializzazioni passo per vari incarichi di responsabilità e fiducia, tra i quali:  professore di varie materie tra cui latino e greco, nelle scuole statali; preside di scuola superiore e ,per diversi anni, addetto stampa per le Missioni cappuccine estere.

Visse in diverse comunità, tra cui quelle della Provincia Picena: Offida, Roma SS.Stimmate, Potenza Picena. Fu un religioso autenticamente francescano e molto aperto alle necessità delle persone. Sacerdote zelante chi ha avuto la gioia di conoscerlo, ne ricorda il carattere sereno e gioioso. Uomo di cultura scrisse diversi articoli e testi sul Francescanesimo tra cui anche L'Agiologia storico critica di San Serafino da Montegranaro (2003). Il testo è particolare in quanto evidenzia, in maniera originale, il famoso santo piceno.

Aggravatosi venne portato nel convento di Macerata, nel quale il 20 febbraio 2015 si aprì alle braccia del Padre. Alla sua morte, l'Azione Cattolica Diocesana delle Marche ha lasciato un sentito ricordo del caro religioso. Questo recita: “L'Azione Cattolica Diocesana si stringe in preghiera per il caro Padre Vittorio Traini tornato alla casa del Padre nei giorni scorsi. Religioso e sacerdote devoto e zelante, ha ricoperto anche il ruolo di Assistente Diocesano del Settore Giovani di AC, dimostrandosi guida spirituale premurosa ed energica. Affidiamo la sua anima alla Madonna delle Grazie, a San Serafino e Sant'Emidio, certi di avere in Padre Vittorio un intercessore in più al cospetto del Padre.”,

Autentico cappuccino, Padre Vittorio è stato un innamorato della vita francescana. Ciò lo ha testimoniato, oltre che con gli interessanti studi che ci ha lasciato, con quel suo modo di accogliere gli altri. Tale atteggiamento traspariva, nelle ore, che dedicava all'ascolto di coloro che bussavano alla sua porta e che ricevevano da lui quella parola che aspettavano. Nella fraternità delle SS.Stimmate di Roma, officiata dai padri cappuccini, si spese in un proficuo e fecondo apostolato nel sacramento della Riconciliazione. Visse i suoi molti doni e talenti nel silenzio operoso e felice che San Francesco chiede ai suoi figli e che padre Vittorio, dal primo giorno del suo noviziato, visse con coerenza e gioia. (AciStampa)

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